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Project @rights pamelalaroccastudio|atelier ProjectLeader: Pamela Larocca
Team: plastudio| atelier ( Roberta Cerbone. Samira Maiten Bierti, Sebastian Martin, Maria Rosaria Serretiello, Turku Tunceri ).


Anno: 2018 | 2019

Studio di fattibiltà ambientale ed Economica, Progettazione Preliminare e definitiva,  Permesso di Costruire. 

Attivita’: Masterplan, Architettura

Tipo: Commerciale, Spazi per Assistenza alla persona, Spazi per Enti di Diritto Pubblico preposti all’ Educazione, Infrastrutture secondarie, Orti in Altezza 

Area Coperta: 7448 mq

Volume di Intervento: 59851 mq

Costo totale di realizzo: 29.000.000 Euro

Localizzazione: Provincia di
Salerno
 








Polo
della Salute


prima fase progttuale_closed 2019/06/06 


Il Polo per la Salute sarà ubicato in un punto nevralgico del territorio Campano sud, in un terreno privato delle dimensioni di 15.000 mq , prossimo alla Basilicata ed al Cosentino, nell’area di espansione valliva dello storico Comune di Montesano Sulla Marcellana.

Il nome beneaugurale del comune di ubicazione è del tutto indicativo di questo intervento che nasce chiaramente dalla volontà della proprietà di commissionare, nel terreno misto uso, un intervento che recuperi la storica tradizione di benessere e salubrità di questo luogo sorgivo delle note acque termali Santo Stefano, incrociando funzioni che generino la logistica adatta ad una generica implementazione sociale e territoriale.

Il territorio presenta esigenza grave, nonché penosamente insoddisfatta, di logistiche adeguate all’esercizio sistemico di attività poliambulatoriali e diagnostiche, e di assistenza al malato.

L’ elevato numero di malati oncologici, anche pediatrici,  della zona che raccoglie un bacino di utenza di 150.000 persone in una isocrona di 30 minuti,  deve peregrinare per trovare diagnosi e ristoro. Non sono presenti case di cura ed assistenza minori ed anziani. 

Attualmente la ampia ed invidiata struttura termale risalente agli anni settanta, è chiusa per irrisolvibili querelle legali, lasciando memoria tangibile delle funzionalità che forniva e di cui si dichiara rimpianto smaccato.

Il Polo sarà un plesso compiuto in quattro edifici connessi dalla piastra interrata ed invisibile, contenente i parcheggi.

Il livello degli edifici ( 11 metri complessivi  ft) è dettato dalla norma urbanistica, e dall’intento di destinare in volume ambientale l’ultimo livello di copertura. Il terreno su cui l’intervento si impianta, è ad oggi inedificato, fatto salvo un edificiorudere in pietra ad opus

sacco, distanziato dalla strada tramite un originario muretto a secco. Ambedue le insistenze, di cui la seconda oggi riguardabile come patrimonio unesco, ricordano modalità costruttive tipiche ed attrattive della zona  ( a otto kilometri di distanza, la immaginifica Certosa di Padula).  sIperviene ad una ipotesi tipologica che tenga conto delle norme, del clima invernale rigido, e di centenari ulivi esistenti, che si decide di preservare, della illuminazione reciproca computata mediante programmi di analisi solare, della illuminazione singola degli ambienti in base alla loro destinazione di uso.

Si configurano quattro stringhe che assorbono la capacità edificatoria del terreno mantenendo intatte le preesistenze naturalistiche più importanti, le aree parcheggio sono interrate, così lasciando un vasto parco aperto a designare le aree di uso pubblico.



Il plesso comprenderà varie funzioni, disposte in base agli orientamenti ed a criteri di accessibilita’ fisico-cognitiva.

Gli edifici appaiono come tizzoni di legno pietrificato, annerito, sospeso su volumi vetrati, dal colore cangiante.

Riferimenti della cultura locale, ambedue.

La natura dei segni deriva da un tecnicismo chiaro, che tiene ad una performance termica ottimale e a far evolvere la condizione esperenziale e degli utenti.

La facciata è realizzata in sughero trattato e laminato in hpl, i vetri smart cangiano i cromatismi per adattarsi alle condizioni ambientali, ma anche per guidare le utenze.

La struttura-natura dei piani di facciata e l’ uso del colore, anche del nero stesso, serve come catalizzatore per fauna aviaria ed è guidato da studi di ecoacustica.



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